Una serie di elementi che rappresentano i colori con la c: del cacao, uno smalto ciano, delle castagne, una palla da tennis, delle carote, un cammello, del cioccolato, un piatto di ceramica, del carbone

Quanti colori con la C ci sono?

Cacao

Un frutto di cacao essiccato, tagliato in due metà e mostrato su sfondo marrone. Una metà contiene semi di cacao e l'altra la polvere che se ne ottiene
Le varie parti della pianta del cacao: foglie, frutto e semi, oltre alla polvere che si ottiene da questi ultimi

Il color cacao è un marrone scuro che richiama quello della polvere che si ricava dai semi dell’omonima pianta. Dopo la raccolta del frutto, lo si fa fermentare. Poi i semi vengono essiccati, tostati, decorticati e infine triturati fino ad ottenere il cacao che tutti conosciamo.

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Cachi

Un cappello militare mimetico su sfondo color cachi
Il cachi è utilizzato in molti eserciti per le divise e le mimetiche

Contrariamente a ciò che alcuni pensano, l’omonimo albero da frutto non c’entra nulla con il color cachi. Il nome italiano deriva infatti dall’inglese khaki, che a sua volta ha origine dal persiano khak, cioè “terra”. Questa tinta, infatti, è un marrone chiaro un po’ giallastro che rimanda appunto alle tonalità terrose.
È il tipico colore di molte divise militari e tute mimetiche. I primi a utilizzarlo per le uniformi furono gli inglesi durante la campagna di Abissinia, a metà ‘800.
A un certo punto, tra gli anni ’90 e i 2000, i pantaloni cachi sono diventati una sorta di divisa per i giovani imprenditori della cosiddetta Silicon Valley.

Cammello

Un cammello su sfondo color cammello
Il cammello è quello con due gobbe. Un facile trucchetto per ricordarlo: due m = due gobbe; una m (dromedario) = una gobba

Il cammello è un colore che ovviamente rimanda al manto dell’omonimo animale. È noto soprattutto per il classico e sempre elegante “cappotto cammello”.

Camoscio

Degli stivaletti di pelle scamosciata su sfondo color camoscio
Il color camoscio è quello della pelle scamosciata al naturale

Come per il cammello, il camoscio è un color marrone molto chiaro, con una punta di giallo, che si ispira alla pelle conciata del mammifero che porta lo stesso nome.

Carbone

Dei pezzi di carbone vegetale su sfondo grigio
Il color carbone è quello della classica carbonella da griglia

Un grigio molto scuro, con una punta di blu, prende il nome di carbone. Si chiama così perché richiama il colore carbone vegetale, meglio conosciuto (soprattutto dagli amanti del barbeque) come carbonella.

Carminio

Una polvere rosso carminio su sfondo rosso
Il carminio si produceva in origine da un insetto

Il carminio è un rosso scuro che storicamente si otteneva dall’acido (detto appunto acido carminico) ricavato dal Dactylopius Coccus, piccolo insetto meglio conosciuto come cocciniglia. Oggi il pigmento si produce perlopiù per via sintetica.
Il nome deriva dall’arabo qirmiz, cioè “scarlatto”.

Carne

Una ragazza caucasica in primo piano su sfondo color carne
Tradizionalmente associato al colore della pelle caucasica, il color carne oggi è messo in discussione e ci si batte per riconoscerne le diversità cromatiche

Un tempo il color carne era sinonimo di una rosa-beige simile all’incarnato delle persone dalla pelle chiara. Da diversi anni, tuttavia, questa associazione viene contestata da chi, giustamente, sostiene che le sfumature del colore della pelle sono molte, e che un color carne rosa sia discriminatorio. Esistono progetti, come colorcarne.it, per «cambiare colore al color carne».

Carota

Un mazzetto di carote su sfondo arancione
Le carote hanno preso il colore che hanno in onore di un nobile olandese

Spesso sinonimo di arancione, il color carota deriva dall’omonimo ortaggio. Questo è diffuso in tutto il continente Europeo, in Asia e in Nord Africa e ne esistono molte varietà, di svariate tinte. La più comune carota arancione è frutto di molti incroci, praticati tra il ‘500 e il ‘600 dagli agricoltori olandesi in omaggio a Guglielmo d’Orange, che guidò il paese all’indipendenza dagli spagnoli. La dinastia d’Orange regna ancora nei Paesi Bassi e l’arancione è considerato il colore nazionale, presente anche sulla maglia della nazionale di calcio.

Carta da zucchero

Un foglio spiegazzato color carta da zucchero su sfondo grigio-azzurro
Il carta da zucchero non è in realtà un singolo colore ma una gamma di azzurri/grigi

Fino a circa sessanta o settant’anni fa chi acquistava zucchero lo trovava solitamente sfuso. Si vendeva a peso e per secoli i commercianti lo consegnavano in involucri di carta grigio-azzurra. Questo perché lo zucchero era molto prezioso e costoso e il colore rendeva in qualche modo più elegante (e sicuramente più uniforme) la carta di pessima qualità che veniva utilizzata.
Da allora con carta da zucchero si indica quella gamma di tonalità poco accese e polverose tra l’azzurro e il grigio.

Castagno

Delle castagne, una delle quali spunta da un riccio aperto, su sfondo color castagno
Il color castagno in realtà è un altro nome per il “rosso indiano”

Il cosiddetto castagno è un rosso-bruno meglio conosciuto come rosso indiano. Quest’ultimo deve il nome alla tinta caratteristica di alcuni terreni di laterite ricchi di ferro che si possono trovare in India.
Essendo una tonalità che ricorda anche quella del legno di castagno e del pericarpo dei frutti che si ricavano dalla pianta, ecco il perché del suo altro nome.

Castano

Una ragazza sorridente con lunghissimi e lisci capelli castani che formano un'onda, su sfondo marrone
Usato soprattutto per i capelli, il castano rimanda ovviamente alle castagne

Anche in questo caso c’entrano le castagne. Il castano è un marrone vagamente tendente al rosso che assomiglia alla tinta dei frutti dell’omonima pianta. Il termine si usa soprattutto per indicare il colore di capelli.

Catrame

Del liquido pastoso scuro simile al catrame, su sfondo marrone
Il color catrame per lungo tempo è stato considerato “il colore più brutto del mondo”

Composto in parti quasi uguali da rosso, blu e verde, quello che viene denominato catrame è un marrone dall’aspetto viscoso, come quello del materiale bituminoso dal quale prende il nome.
Da molti considerato come la più disgustosa tra le tinte, negli ultimi anni ha iniziato a trovare il suo spazio, soprattutto nel mondo del design di interni e della moda.

Celadon

Un piatto in ceramica di color celadon, su sfondo verde chiaro
Il celadon è un tipo di ceramica orientale

Celadon, in francese, significa “verde pallido” ed è la tinta caratteristica del rivestimento vetroso di certe ceramiche orientali — specialmente coreane e cinesi — chiamate allo stesso modo. La storia che lega tali manufatti al termine francese è curiosa. Nel ‘600 uscì in Francia un romanzo pastorale intitolato L’Astrea, scritto da Honoré d’Urfé. Uno dei personaggi si chiamava appunto Celadon per via delle sue vesti color verde pallido. Nello stesso periodo, nel paese iniziarono ad andare di moda le ceramiche d’oriente, e quelle della stessa tonalità degli abiti del personaggio presero il suo nome.

Celeste

Una pennellata di acquerello azzurro su sfondo celeste
Come suggerisce la parola stessa, il celeste si rifà al cielo

Dal latino caelestis, ovvero “del cielo”, il celeste è proprio il colore del cielo quando è sereno e assolato, più chiaro dell’azzurro.

Ceruleo

Il cielo di color ceruleo
Il ceruleo è il colore del cielo

Rimanendo in ambito “celeste”, in tutti i sensi, il ceruleo — come abbiamo già spiegato qui — deriva dal latino caeruleus, che significa “blu scuro, blu o blu-verde” e a sua volta potrebbe provenire da caelulum, diminutivo di caelum, cioè “cielo, paradiso”. Il colore così chiamato indica la tinta caratteristica del cielo sereno.

Chartreuse

Una palla da tennis su sfondo color chartreuse
Chartreuse è il colore di molte palle da tennis

Quella tonalità accesa tra il giallo e il verde, tipica ad esempio delle palle da tennis, viene detta chartreuse e deve il nome a un liquore prodotto dai monaci certosini francesi fin dal ‘600. La bevanda aveva questo colore ambiguo ed ebbe molto successo fino all’800.

Ciano

Uno smalto per unghie color ciano su sfondo della stessa tinta
Né blu né verde, il ciano è un colore primario

Dal greco kyanos, cioè lo smalto blu che si ricavava dai lapislazzuli, il ciano è — insieme al magenta e al giallo — uno dei tre colori primari nella composizione sottrattiva dei colori, dove è complementare del rosso. È anche una delle tinte di base della stampa in quadricromia, che infatti viene chiamata CMYK (che sta per Cyan Magenta Yellow e Key colour, o blacK).

Ciclamino

Dei fiori di ciclamino su sfondo rosa ciclamino
Rosa come un ciclamino

Un rosa fucsia un po’ scuro e violaceo viene talvolta detto ciclamino. Come il fiore, che però in natura può avere diverse tinte, dal bianco al violetto.

Ciliegia

Delle ciliegie, tra cui una tagliata a metà senza seme, su sfondo rosso pallido
Il caratteristico rosso della ciliegia

È detto ciliegia quel rosso purpureo che richiama il gustoso frutto con lo stesso nome. Ve ne sono diverse varianti: ciliegia vivo, ciliegia amaranto, ciliegia profondo e ciliegia Hollywood (quest’ultimo detto anche fucsia fashion!).

Cioccolato

Dei quadrati di cioccolato su sfondo marrone
Il color cioccolato si riferisce al più gustoso degli alimenti dolci

Il cioccolato è un castano con sfumature più calde ed è usato soprattutto nell’industria cosmetica, in particolar modo per le tinte dei capelli.

Cipria

Un pennello da trucco e della cipria in polvere, su sfondo color cipria
Bianco, rosso e beige vanno a comporre il color cipria

Il termine cipria deriva dall’isola di Cipro, luogo di nascita di Afrodite. Un tempo veniva infatti chiamata “polvere di Cipro”. La sua tinta pastello e la sua consistenza polverosa hanno dato il nome a un colore rosa tenue, poco luminoso e vagamente beige. Da anni è molto in voga nel mondo del design di interni.

Clorofilla

Un contagocce contenente del pigmento di clorofilla, con accanto un piattino pieno di liquido e una goccia caduta su una superficie verde
La clorofilla è un pigmento estratto dalle piante

Estratto dalle cellule vegetali, il pigmento di clorofilla è un verde giallastro che comunica l’idea di vita e di natura.
È stato isolato per la prima volta nel 1817 dai chimici francesi Pierre-Joseph Pelletier e Joseph Bienaimé Caventou.

Cobalto

Una composizione con bicchieri di vetro a calice color cobalto su sfondo blu
Dai folletti all’ossido di cobalto

Il cobalto (o blu cobalto) è un pigmento inorganico minerale che si può trovare in natura in alcune rocce oppure produrre artificialmente combinando sali di alluminio con ossido di cobalto, un metallo grigio che probabilmente deve il suo nome ai… folletti. In tedesco, infatti, folletto si dice “kobolt”, e i minatori incolpavano queste creature quando, invece dell’argento, trovavano altro metallo dello stesso colore, come appunto il cobalto.
Si tratta di un blu dalle tonalità fredde e desaturate.

Cocco

Una noce di cocco aperta a metà con delle fette
Il colore si ispira a quello della polpa della noce di cocco

Ispirato alle tonalità della polpa dell’omonimo frutto, il cocco è un bianco spento, tenue, quasi pastello.
È anche presente nella palette cromatica di Vintage Prestige, la vernice a effetto materico prodotta da Rio Verde.

Conchiglia

Una conchiglia su sfondo rosa
Alcune conchiglie hanno delle sfumature di un rosa aranciato

Il conchiglia è una particolare tonalità di rosa pallido e delicato, vagamente aranciato, che assomiglia a quello presente in alcune conchiglie che proteggono molluschi e brachiopodi.

Corallo

Del corallo su sfondo corallo chiaro
Un esemplare di corallo

Quell’arancione chiaro e vivo tipico di queste creature marine è conosciuto come corallo.
Ve ne sono diverse varietà: rosso corallo, corallo rosa e corallo chiaro. Nel 2019 Pantone ha eletto a “colore dell’anno” il Living Coral, un corallo caldo e vitale.

Corteccia di betulla

Un frammento di corteccia di betulla su sfondo bianco sporco
Un frammento di corteccia di betulla

Gli alberi di betulla presentano una caratteristica corteccia di una tonalità di bianco sporco, grigiastro, che può tendere al beige e al rosa.
Il corteccia di betulla è dunque un bianco caldo e opaco.

Corvino

Un corvo nero su sfondo grigio
La livrea monocromatica del corvo è piena di affascinanti riflessi

Il corvino è un nero lucido e intenso dai riflessi blu o violacei che rimanda alla penne e alle piume tipiche di alcune specie di corvo.
È un termine che si usa soprattutto associato al colore dei capelli.

Crema

Una ciotola piena di crema su sfondo giallo
Della gustosa crema appena preparata

Il crema prende il nome dalla crema pasticcera ed è un giallo pastello molto tenue che tende quasi al bianco.
La crema pasticcera pare sia stata “inventata” in Francia tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700 dal cuoco François Massialot.

Cremisi

Il fiore di un gladiolo su sfondo rosso tenue
Il cremisi è il colore tipico del gladiolo

Un tempo da un piccolo insetto, il vermiglio della quercia (Kermes vermilio) si estraeva un colorante rosso, usato in pittura così come nella preparazione dell’alchermes, liquore usato in pasticceria. Il nome cremisi deriva dal sanscrito krmija, cioè “prodotto da insetti”.
È un rosso luminoso tendente al porpora.

Curcuma

Delle radici e della polvere di curcuma su sfondo giallo
Delle radici e della polvere di curcuma

Il curcuma è un giallo scuro, intenso, caldo e vibrante che richiama la celebre spezia. Questa, molto usata nella cucina orientale, si adopera anche per la tintura. Il pigmento responsabile della caratteristica tonalità è la curcumina, che ha anche molte proprietà benefiche.

Non solo colori con la C

A prescindere dalla lettera con cui iniziano, i migliori colori di tendenza si possono trovare nella gamma Vintage Prestige di Rio Verde. Si tratta di vernici a effetto materico, a base acquosa ed esenti da sostanze dannose per l’ambiente e le persone. Si possono utilizzare su molti materiali: legno, metallo, vetro, plastica, tessuto e muro, e non serve carteggiare.

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