Pitture geometriche sulle pareti

Pitture geometriche sulle pareti: qualche consiglio

Per andare oltre la parete monocromatica e dare movimento all’ambiente non serve essere imbianchini esperti. Bastano davvero pochi materiali: oltre a vernice, rulli e pennelli, l’arma segreta è il nastro adesivo di carta. Giocando coi colori e le linee, si potrà dare dinamicità a qualsiasi stanza, anche la più anonima. Come? Con le pitture geometriche sulle pareti.

È un metodo molto semplice ma di sicuro effetto. Con pochissima spesa permette di “arredare” un muro anche senza mobili e quadri. Lo stesso nastro di carta utilizzato durante l’imbiancatura per coprire le zone da proteggere dalla vernice diventa, nel nostro caso, uno strumento da disegno. È una tecnica che si chiama mascheratura e dà ottimi risultati con poco sforzo.

Fase uno: progettare

Progettare pitture geometriche sulle pareti

Prima di passare alla fase di verniciatura è bene organizzare il lavoro, per ridurre al minimo la probabilità di errore.
Ecco come procedere:

  • pianificare l’intervento su carta, disegnando la parete in scala su un foglio e provando lì diverse soluzioni;
  • scegliere la palette di colori da utilizzare, assegnando le tinte alle forme che si intendono pitturare sul muro. Meglio non fermarsi alla prima idea e provare varie combinazioni, così da trovare gli abbinamenti giusti. Avere già un’idea precisa del risultato prima di iniziare è molto importante.
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Fase due: la scelta dei colori

La scelta dei colori per le pitture geometriche sulle pareti

Le scelte cromatiche sono fondamentali. I colori si devono adattare all’arredamento della stanza, alle dimensioni dell’ambiente e al tipo di locale (salotto, camera da letto, cucina…).
Se la stanza è piccola è bene optare per colori chiari e luminosi, poco intensi, mentre in una grande si può osare con cromie più decise e accostamenti audaci.
La luminosità dell’ambiente è un’altra variabile cruciale: più è luminoso, più saranno valorizzate le tinte forti, vivaci e brillanti.

I colori consigliati per ogni stanza sono:

  • cucina: tinte calde e allegre come il giallo, l’arancione, il rosso acceso o il verde acido;
  • sala da pranzo: il rosso (profondo e intenso), il giallo caldo e aranciato. Vanno bene anche il blu o il verde più scuro. Valutare se lavorare su una sola parete, lasciando le altre neutre o comunque monocromatiche;
  • soggiorno: meglio colori rilassanti come il sabbia, il crema, il lilla, il rosa antico;
  • camera da letto: qui è consigliato optare per tinte distensive e non eccedere nel “caos visivo”. Saranno perfetti i blu, il verde e il rosa, tutti in tonalità pastello o molto chiari.

Per quanto riguarda gli abbinamenti, la soluzione è sperimentare (prima sempre su carta!). Si può puntare sulla similitudine, quindi su effetti “tono su tono”. Oppure per contrasto, alternando colori complementari per un effetto più dinamico.

Le vernici all’acqua Vintage Prestige di Rio Verde sono indicate per questo tipo di lavori. Disponibili in diverse tinte pastello — da quelle più chiare e neutre a quelle più intense —, hanno un’elevata coprenza e un forte potere aggrappante. Non essendo traspiranti, però, sono da adoperare su piccole aree, così da mantenere la salubrità dell’ambiente indoor. Per essere espliciti: meglio evitare di rivestire con le vernici della gamma Prestige tutte le pareti di un ambiente (meglio fermarsi ai 3/4).
Le pitture Vintage Prestige possono essere utilizzate su diversi materiali, come legno, metallo, plastica o stoffa. Quindi, se avanza vernice, si può pensare di usarla per rinnovare un vecchio comodino, rendere più moderna la cornice di uno specchio, decorare le tende o rendere speciali piccoli ninnoli da poter esporre.

Lo stesso vale per le vernici per effetti metallizzati Golden Prestige. Con un tocco dorato possono donare luminosità e impreziosire alcune aree della parete.
Inserire un triangolo color oro ha sicuro effetto scenico. Anche questa è una vernice a base acquosa che si può applicare su diversi materiali. Quindi, se dopo aver decorato i muri ne avanza un po’, sbizzarritevi pure!

Fase tre per le pitture geometriche sulle pareti: preparare i materiali

I materiali per le pitture geometriche sulle pareti

Come già accennato, ne occorrono pochi, ma è bene procurarsi tutto il necessario prima di iniziare, così da evitare di dover fermare il lavoro di tinteggiatura a metà.

  • Campioni dei colori scelti da provare sulla parete (una volta scelte le tinte si potranno acquistare le vernici nel formato che si preferisce).
  • Rotoli di nastro removibile.
  • Riga lunga o un altro supporto rigido (stecche di legno o di cartone) che aiuti a seguire una linea dritta facendo da guida al nastro.
  • Pennelli (e/o rulli, spugne, spatole, in base alla tecnica che si vuole usare): meglio averne più di uno così da applicare i diversi colori senza “inquinarli” con gli altri.
  • Teli copritutto da imbianchino per proteggere mobili e pavimenti.
  • Scaletta, se si deve decorare una zona alta della parete.
  • Forbici, per tagliare il nastro in modo netto senza creare pieghe.

Fase quattro: diamo il via alle pitture geometriche

Pitture geometriche sulle pareti

Dopo aver progettato, deciso i colori e comprato il materiale, ecco come procedere:

  • ricoprire con i teli il pavimento e tutto ciò che si desidera proteggere dalla vernice;
  • pulire bene la superficie del muro per togliere la polvere, lo sporco o l’umidità, che potrebbero impedire la corretta aderenza del nastro e inficiare la buona stesura della vernice;
  • disegnare le geometrie con il nastro di carta. Questo va applicato con grande cura e delicatezza, evitando di formare pieghe e grinze: il colore rischierebbe di infiltrarsi, rovinando l’effetto finale.

Per pitturare si possono usare tecniche diverse, in base all’effetto finale che si vuole ottenere.

  • Pennello o rullo: è la stesura più classica. Basta muovere lo strumento nella stessa direzione per colorare gli spazi.
    Si deve stendere una prima mano, fare asciugare la vernice e poi passare una seconda mano. Il rullo è di norma più veloce, raccoglie molto colore e non sgocciola.
  • Spatola. Per l’effetto spatolato, tecnica semplice ma molto scenografica.
    Si deve stendere una base di colore e con una spatola per poi applicare un secondo colore prima che si sia asciugato l’altro. Le due vernici, mescolandosi, creeranno effetti, onde e sfumature uniche. Seppur non si tratti di un’operazione complicata, richiede comunque tempo e impegno, ed è consigliata per piccole zone.
  • Spugna (di mare): il principio è il medesimo dello spatolato. Va stesa una mano di un colore e, quando è ancora fresco, si tampona con una spugna imbevuta con la vernice di un altra tinta, in modo da creare effetti sulla parete.

Buon lavoro!

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