Una delle tendenze più “calde” degli ultimissimi anni riguarda la cucina bicolore. Utilizzando due tonalità contrastanti e, volendo, diversi materiali, si può infatti regalare maggiore dinamicità a quella che è indubbiamente una delle stanze più importanti della casa, lì dove si preparano i pasti e dove si transita per uno spuntino veloce o una pausa caffè.
Se dunque in passato i cataloghi dei produttori di cucine erano un tripudio di monocolore, ormai da tempo il trend si è spostato su modelli che combinano legno naturale e un colore laccato, oppure due tinte differenti.
Una galleria di esempi di cucina bicolore
I toni neutri del beige si combinano bene tra loro, suggerendo una sottile eleganza. Qui li troviamo a contrasto con pareti e pavimento scuri.
In questo caso il bicolore non è solo cromatico ma riguarda anche i materiali.
Legno naturale e nero, combinati in una cucina bicolore dalle linee essenziali e moderne, sono garanzia d’eleganza.
Cucina bicolore sul bianco e marrone con elementi in legno naturale.
Il legno naturale risalta sul nero.
Bianco e legno naturale chiaro offrono luminosità, grazie anche agli elementi in metallo che fungono da terzo colore d’accento.
I pro della cucina bicolore
- Crea movimento all’interno della stanza, rendendo l’ambiente più dinamico.
- Definisce meglio gli spazi.
- Avendo a disposizione abbinamenti praticamente infiniti, si può personalizzare al massimo la cucina.
- Scegliendo le combinazioni cromatiche giuste tra mobili e pareti, è possibile risolvere alcuni problemi legati al volume e alla luminosità della stanza. Si può ad esempio:
- “allargare” stanze molto piccole;
- rendere più intime le aree molto grandi;
- dare luce a spazi con poca illuminazione naturale.
Aspetti ai quali prestare particolare attenzione
Se la cucina fa parte di un open space, occorre valutare bene l’abbinamento con il resto dell’ambiente, in modo tale da non creare caos visivo. Qualora si scelga di arredare la casa a partire proprio dalla cucina, si potrà seguire la palette cromatica anche nel resto degli spazi visibili.
Per gli ambienti poco illuminati, sono preferibili tonalità chiare, magari abbinando un bianco a un legno chiaro oppure a una tinta pastello o a un colore acceso. Le finiture laccate, rispetto a quelle opache, danno l’impressione di maggior luminosità.
In caso di grandi spazi, due colori e/o finiture differenti aiutano a dividerli meglio. Per le cucine di grandi dimensioni, largo a colori scuri o sfumature vivaci.
Nelle cucine bicolore, di solito si tende a differenziare i pensili dai mobili bassi, ottenendo dunque un bicolore orizzontale. Un’alternativa è puntare sugli elementi verticali, come ad esempio la colonna-frigo, la colonna-forno o armadi a colonna.
Un’altra strada percorribile è quella dell’isola di colore diverso rispetto al resto della cucina.
Solitamente il “peso” dei due elementi cromatici non è equivalente. Va scelta una tonalità dominante.
Un terzo colore d’accento può essere declinato su maniglie, top ed eventualmente mensole e altri elementi di decoro (un lampadario, dei soprammobili, ecc.).
Il bicolore si presta meglio negli arredamenti in stile moderno, ma nulla vieta di sperimentare anche con stili più classici o rustici.
Un’ottima alternativa è adoperare con materiali diversi, ad esempio legno e metallo.
Abbinamenti cromatici consigliati
Le tre principali tipologie di cucina bicolore sono:
- a contrasto: combina colori molto diversi tra loro, così da dare maggior dinamicità. È una scelta più adatta ai grandi spazi, specialmente nel caso si preferisca adoperare due complementari. Un’altra opzione percorribile, molto elegante, è impiegare due differenti legni naturali, uno scuro e uno chiaro;
- tono su tono: dà un effetto visivo meno “di rottura” e più ricercato. Le tinte che si prestano meglio a questa tipologia sono i grigi e i tortora, i blu e i verdi;
- con colori accesi d’accento: in questo caso la tinta primaria e quella secondaria saranno differenti ma non troppo in contrasto tra loro. Maniglie, top, isole e mensole, invece, potranno essere declinate in tonalità molto accese.
Per quanto riguarda i colori:
- il bianco si abbina con tutto, e dà luminosità. Bianco (lucido oppure opaco) e legno naturale chiaro sono una delle scelte più duttili. Altre combinazioni col bianco possono essere bianco e nero, sempre elegante, bianco e blu o bianco e verde, che danno freschezza, o bianco e grigio, garanzia di raffinatezza;
- marrone (o legno naturale scuro) e arancione (quello “bruciato” è uno dei colori più di tendenza);
- verde salvia e legno naturale (chiaro o scuro);
- blu e beige (o tortora);
- due colori neutri: grigi, beige o tortora, con effetti tono su tono;
- il nero, e i colori scuri in generale, aiutano a definire meglio gli spazi.
Avere una cucina bicolore senza dover cambiare cucina
Se, come già detto, le proposte di cucine bicolore ormai affollano i cataloghi dei principali produttori, ciò non significa che si debba per forza cambiare cucina, nel caso se ne abbia una monocromatica.
Nella vasta gamma di prodotti Rio Verde, infatti, troviamo diverse vernici per legno, a base acquosa, inodori, rispettose dell’ambiente e delle persone.
Tra queste è la linea Vintage Prestige quella particolarmente indicata per ottenere una splendida cucina bicolore. Sono vernici ad alta copertura e dal forte potere aggrappante, che si possono impiegare anche senza carteggiare o sverniciare, e non solo su legno ma anche su altri materiali, come metallo, vetro, plastica, muro e stoffa. 10 i colori pastello disponibili, più bianco e nero.