Effetto decapé su mobili scuri… ne parliamo oggi nella nostra rubrica “Come fare a”
Oggi nella nostra rubrica “Come fare a…” si torna a parlare di effetto decapé e di come decapare un mobile scuro.
Complice il tempo piuttosto instabile dell’ultimo periodo torniamo a occuparci delle atmosfere calde e rassicuranti che questa tecnica di decorazione ci suggerisce. Lo facciamo realizzando l’effetto decapé sui mobili in legno, ma con un occhio in più verso il colore, perché ci occupiamo di legno scuro.
Ma prima di indossare abiti comodi, guanti e iniziare a lavorare, due parole sul decapé.
Effetto decapé: le origini di una tecnica diventata uno stile
Decapare è una tecnica decorativa, una tipologia d’intervento sul legno che prevede la rimozione dello strato superficiale di vernice. La parola stessa, del resto, vuole dire “rimuovere la calotta”, descrivendo perfettamente la pratica dei gesti.
Le origini del decapé ci riportano alla Francia di metà Settecento, quando un effetto non voluto, frutto dell’errata esecuzione di un trattamento antitarlo, segnò con ogni probabilità la nascita di quella che sarebbe diventata una vera e propria tecnica decorativa. In origine, infatti, era mediante la decapatura che venivano eliminati gli insetti xilofagi dal legno; la superficie lignea veniva trattata con la soda per rimuovere qualsiasi traccia di vernice e impurità, favorendo il dilatarsi dei pori e delle naturali venature del legno. Veniva quindi applicata della calce, le cui proprietà disinfettanti permettevano la completa eliminazione dei tarli presenti.
La forza di questa tecnica decorativa sta nell’esaltare l’effetto consumato dei mobili in legno, trasformando i segni dell’usura in tratti di stile. Particolarmente in voga negli anni ’80 e ’90, l’effetto decapé è stato a lungo abbandonato per tornare prepotentemente alla ribalta più di recente. Di grande soddisfazione per gli amanti del “fai da te”, consente di recuperare mobili usati e diversamente poco apprezzabili, nonché di reinterpretare il particolarmente apprezzato industrial style.
Mobili effetto decapéEffetto decapé: quali mobili e quanti colori
Ora che siamo pronti per scendere in campo e metterci all’opera, impariamo a decapare i mobili in legno scuro.
Ma quale tipologia di mobile scegliere? Sicuramente in legno, meglio se usato, vecchio ma non antico, privilegiando legno dai pori aperti e dalle ampie venature.
Scrivanie, armadi, comodini o credenze. Possiamo cimentarci con ciò che preferiamo, magari partendo da elementi d’arredo meno complessi, se abbiamo poca esperienza.
Per realizzare l’effetto decapé possiamo scegliere due strade:
- Riportare il legno al grezzo, quindi scegliere una colorazione che poi carteggeremo in modo da rendere visibile la naturale venatura del legno in alcuni punti.
- Riportare il legno al grezzo, quindi stendere e sovrapporre più strati di vernice di diverse colorazioni che faremo intravedere in modo alternato aiutandoci con la carteggiatura.
Del resto l’effetto decapé si può ottenere potenzialmente sovrapponendo anche più di due colorazioni; in buona parte dipende dal nostro grado di esperienza e ovviamente da cosa vogliamo realizzare.
Facciamo qualche esempio…
Effetto decapé a una tinta
Cosa occorre
- Guanti
- Pennello
- Spazzola con setole di metallo
- Carta vetrata grana 200
- Impregnante all’acqua colore bianco (RM2010)
- Finitura effetto cera trasparente
Indossiamo i guanti e procediamo con la spazzola a trattare la superficie del mobile. Dobbiamo rimuovere la vernice superficiale e riportare il legno al grezzo. Le venature dovranno essere ben visibili.
Ripuliamo dalla polvere facendo attenzione in particolare a liberare i pori.
Prendiamo e mescoliamo l’impregnante classico all’acqua bianco con cura, quindi stendiamo la vernice facendo attenzione a non sovraccaricare il pennello di vernice e tirando il prodotto nel modo dovuto. Seguiamo la linea naturale delle venature del legno, con movimenti orizzontali e qualche passata in verticale per rendere la colorazione più irregolare.
Lasciamo asciugare per 4 ore.
Carteggiamo con carta vetrata grana 200. Passiamo con la carta per rimuovere le parti in rilievo sulla superficie, quelle che è possibile rilevare al tatto passando con la mano sul legno, quindi interveniamo sugli angoli e intorno alle cerniere.
Con la carta vetrata accentuiamo l’effetto usurante del tempo, normalmente più visibile in alcuni punti della superficie di un mobile.
Terminiamo con la finitura effetto cera trasparente all’acqua, per proteggere e regalare una certa eleganza al nostro mobile; mescoliamo con cura e applichiamo sulla superficie.
Attendiamo 12 ore per l’essicazione completa.
Il nostro mobile è pronto.
Effetto decapé a più colori
Cosa occorre
- Guanti
- Pennello
- Spazzola con setole di metallo
- Carta vetrata grana 200
- Impregnante all’acqua colore bianco (RM2010)
- Smalto opaco universale all’acqua verde prato (1540)
- Finitura effetto cera trasparente
Procediamo come nel precedente esempio, lavorando la superficie con la spazzola con setole di metallo. Riportiamo il legno al grezzo e ripuliamo con cura la superficie facendo attenzione a liberare bene i pori dalla polvere.
Stendiamo l’impregnante all’acqua di colore bianco; con il pennello mai eccessivamente carico di vernice passiamo l’impregnante sulla superficie assecondando il verso delle venature.
In questo caso, poiché dopo passeremo una seconda vernice, in alcuni punti distribuiamo uno strato più omogeneo di prodotto; come in precedenza, in alcuni tratti, pettiniamo la superficie del legno in verticale, a pennello quasi scarico. Lasciamo asciugare 4 ore.
Procediamo con la seconda vernice. Abbiamo scelto uno smalto opaco universale all’acqua di colore verde (ma si può scegliere anche un’altra tinta). Stendiamo il prodotto con attenzione: questa seconda vernice dovrà essere applicata impiegando poco prodotto e il pennello dovrà lavorare quasi scarico di vernice, con movimenti a tratti irregolari. Non si dovrà quindi ricoprire interamente la superficie, ma lasciar intravedere i due strati sovrapposti.
Attendiamo 6 ore per l’essiccazione.
Procediamo ora con la carta vetrata; l’obiettivo è mescolare i due colori aiutandoci con la carteggiatura, rendendo più incisivo il nostro passaggio sui punti maggiormente a rilievo, sugli angoli e vicino ai pomelli.
Rifiniamo e impreziosiamo con la finitura effetto cera trasparente all’acqua, quindi attendiamo 12 ore per l’essiccazione finale.
Il consiglio
Se decidiamo di provare l’effetto decapé a più colori, confrontiamoci con il nostro rivenditore per la scelta delle tinte. Prendiamoci qualche minuto per raccontargli il nostro progetto: se non abbiamo particolare esperienza o conserviamo ancora qualche dubbio, riceveremo sicuramente qualche consiglio prezioso.