Mi chiamo Camilla, sono una blogger non vedente.
Un paio di sandali di gomma per il mare. Una mantella di plastica per la pioggia. Un pallone da portare in spiaggia. Un paio di galosce per il temporale. Questa curiosa altalena tra sole e pioggia è ciò che rappresenta il giallo per me. Un colore entusiasmante, dirompente, pieno. Caldo e freddo insieme. Naturale e semplice e pure inimitabile, primario. Il colore del cuore delle margherite, dei casi irrisolti della più famosa signora del crimine. Naturalmente – ormai mi conoscete – il colore che con il rosso dà vita alla bandiera della mia squadra.
Per la merenda, ho sempre preferito il dolce. La preparavamo nella nostra cucina gialla. Con i miei fratelli Salvatore e Benedetta ci mettevamo sul balcone, banchetto e sedie gialle e il pomeriggio aveva inizio. Tra i dolci che amo di più ci sono senz’altro il ciambellone e la crema pasticcera, per non parlare del gelato al limone, da sempre il mio gusto preferito. Una scelta dettata anche dall’interesse: da piccola come oggi, quando mangio ho sempre quella sana abitudine di sporcarmi. Così, avevo adottato questo brillante stratagemma: giallo su giallo. Indossavo una maglia gialla così, in caso fosse comparsa una macchia, si sarebbe perfettamente mimetizzata.
Un giorno, decisi che il mio colore preferito sarebbe stato il giallo. Volevo a tutti i costi un paio di scarpe gialle, ma non riuscivo a trovarle in nessun negozio. Le disegnai, le immaginai. Ricordo di aver girato letteralmente mezza Italia per trovarle. In ogni gita che facevo speravo di trovarle, ogni città avrebbe potuto essere quella giusta. Naturalmente, come accade sempre nelle migliori favole, un giorno le trovai nel negozio sotto casa, passeggiando per Cisterna di Latina, ovvero dove vivevo. Erano un paio di semplici scarpe da tennis, ma erano completamente gialle, di un giallo limone lucentissimo, giallo come il canarino del cartone animato che tanto mi faceva ridere. E così quelle scarpe divennero le scarpette di Titti.