Tabacco
Il tabacco prende il nome dal tipico colore — un marrone medio, vagamente rossastro o dorato — delle foglie essiccate di Nicotiana, piante originarie del continente americano dalle quali, appunto, si ricava l’omonimo prodotto.
Talpa
In italiano si è iniziato a parlare di color talpa nei primi decenni dell’800, indicando un marrone scuro simile a quello della pelliccia del mammifero che porta lo stesso nome.
Col passare dei decenni, il termine ha iniziato a indicare un’intera gamma di tinte, che vanno dal grigio al rosa, passando per il tortora.
Tanno
La più antica tecnica di concia delle pelli è quella cosiddetta “al vegetale”, che consiste nell’immergere la pelle in vasche contenenti tannini, ricavati dalla corteccia polverizzata di alcune piante. Tale polvere è detta tanno e così si chiama il suo tipico colore, una gradazione chiara di marrone.
Tartufo
Nella palette cromatica della vernice materica Vintage Prestige di Rio Verde c’è la tinta tartufo, che si ispira al marrone scuro desaturato dei preziosi e gustosissimi tuberi (più precisamente dei tartufi neri).
Tè verde
Il tè verde è una sfumatura molto chiara di verde, chiamata così perché ricorda quella dell’omonima varietà di tè, che si ricava dalle foglie di Camellia sinensis, trattate con il calore subito dopo la raccolta (il tè nero si ottiene invece lasciando ossidare le foglie, mentre per produrre il tè bianco le si fa essiccare all’aria).
Tenné
Come il tanno, il tenné è la corteccia polverizzata impiegata nella concia al vegetale delle pelli. I due termini sono spesso usati come sinonimi ma il color tenné è un marrone molto più intenso e aranciato rispetto al tanno.
Terra d’ombra
Considerato come uno dei pigmenti inorganici più antichi tra quelli usati dall’uomo, il terra d’ombra è un ossido idrato di ferro e manganese. Il colore che se ne produce è un marrone scuro, spesso utilizzato in pittura per le ombre: da qui il nome, che però spesso viene indicato come terra d’Umbria, per via della presenza del minerale in zona. Questa tinta ha in realtà molti altri nomi, tra i quali bruno di Roma, bruno di Sicilia e bruno di Turchia, quest’ultimo dovuto al fatto che il pigmento veniva e viene ancora importato principalmente da Cipro.
Terra di Cassel
Il terra di Cassel è un pigmento inorganico di color bruno. È composto da ligniti, torba, sostanze organiche e una minima percentuale di ossido di ferro.
Molto usato dai pittori del ‘600 (Van Dyck, Vermeer, Rembrandt). Il nome deriva probabilmente dall’omonima località dell’Alta Francia.
Terra di Siena
Fin dall’antichità, alle pendici occidentali del Monte Amiata, si estraeva una terra impiegata come colorante. Caratterizzato da tonalità che vanno dal bruno al giallo, passando per il rosso, il pigmento ha preso il nome di terra di Siena perché il territorio d’origine apparteneva, in epoca medievale, alla Repubblica di Siena.
Vi sono diverse varianti, tra le quali terra di Siena bruciata e terra di Siena scura.
Terracotta
Terracotta indica una gamma di colori terrosi, rosati e/o aranciati, che ricordano l’omonimo materiale ceramico, ottenuto dalla cottura dell’argilla. Sono quasi 30 mila anni che l’uomo conosce questa tecnica e produce manufatti in terracotta.
Testa di moro
Si chiama testa di moro un marrone scuro che rimanda idealmente all’incarnato dei popoli magrebini, per lungo tempo definiti mori nel linguaggio popolare.
Il nome del colore è usato soprattutto per indicare quello del cuoio e delle tinture per capelli.
Nell’artigianato tradizionale siciliano, le teste di moro sono delle coppie di vasi, uno a rappresentare un volto maschile (un moro), l’altro femminile (una ragazza siciliana).
Tortora
Si indica come tortora una gamma di sfumature tra il grigio e il marrone, che ricordano parte del piumaggio dell’uccello che porta lo stesso nome.
È una tonalità molto di tendenza negli ultimi anni, specialmente nel mondo della moda e dell’interior design.
Tronco
Il tronco è una tonalità di marrone medio-scura che assomiglia a quella della corteccia di alcuni alberi.
Turchese
Un ciano vagamente tendente al verde si chiama turchese, come l’omonima gemma, caratterizzata dalla medesima sfumatura.
La pietra ha questo nome perché in passato si estraeva in Persia ma arrivava in Europa passando dalla Turchia: da questo malinteso, nel ‘300 è stata chiamata dai francesi pierre turquoise (“pietra turchese”) e l’uso si è poi allargato anche ad altri paesi, tra cui l’Italia.
Non solo colori con la T
Che inizino con la T oppure con la A, la B, la M o la Z, i più interessanti colori di tendenza li troviamo nella linea di vernici materiche Vintage Prestige di Rio Verde. Si tratta di prodotti all’acqua, che non presentano sostanze dannose per l’ambiente e le persone, e che si possono utilizzare su molti materiali — legno, metallo, vetro, plastica, tessuto e muro — anche senza carteggiare.