Sembra una parola inventata appositamente per creare problemi di pronuncia ma in realtà il friluftsliv è una delle tendenze più in voga al momento. Non si tratta di un trend strettamente relativo all’arredamento quanto piuttosto un vero e proprio stile di vita.
Identifica quella voglia di stare nella natura, magari selvaggia. Di allontanarsi dalla città, dai tablet e dai computer, per respirare aria fresca e liberarsi da stress, impegni e lavoro. E questo a prescindere dal clima e dal meteo: lo spirito friluftsliv è quello che sa apprezzare anche una giornata di pioggia, di freddo o di nebbia. Non è necessario che vi sia uno scopo preciso: l’importante è godere dell’attimo.
Come capita spesso, laddove c’è uno stile di vita, questo viene trasportato e tradotto anche nel modo di vivere e arredare la casa.
Una galleria di ispirazioni a tema friluftsliv
Un luminoso ingresso, arredato in maniera molto essenziale. L’atmosfera è disegnata più che altro dalla luce, dalle trasparenze e dalla grande pianta da interni.
Uno dei punti fermi del concetto di friluftsliv è il contatto con la natura. In casa, questo significa anche farla entrare da fuori. Qui il balcone, grazie alla grande finestra, è un’ideale estensione dell’ambiente interno, e viceversa.
Il salotto è dominato da una grande finestra orizzontale, richiamata dal grande quadro che risalta sulla parete. Pochi arredi e pochi accessori: a decorare ci sono le piante e — di nuovo — la luce.
Un bagno immerso nella luce. Gli elementi sono ridotti al minimo ma l’atmosfera è resa accogliente dalle piante e dai materiali naturali.
Un ufficio domestico dà alle ore di lavoro tutto un altro “mood” se si riesce a rendere lo spazio luminoso e si porta tra le mura di casa un po’ di natura attraverso delle piante in vaso.
Da dove viene questo stile?
Friluftsliv è una parola scandinava — più precisamente norvegese — che significa letteralmente “vita all’aperto”. Si pronuncia esattamente come si scrive (staccando i tre termini che la compongono è più semplice: fri – lufts – liv).
Pare che il primo a usarla come termine a sé sia stato il grande drammaturgo e poeta norvegese Henrik Ibsen. In un poema del 1859 intitolato På Viddene, cioè “Sulle cime”, in un verso scrisse «vita all’aria aperta per i miei pensieri» (ma nelle traduzioni italiane il verso viene generalmente reso — con molta libertà — «come lascio che l’anima mia s’elevi liberamente»). Nella sua opera Ibsen raccontava il viaggio lungo un anno di un contadino nella natura selvaggia, che culmina con il distacco totale dalla civiltà.
Da allora il concetto è diventato centrale nella cultura norvegese e in quella scandinava più in generale, e usato soprattutto come elemento su cui puntare nei depliant turistici. Ma come mai è arrivato solo ora nelle riviste e sui siti di arredamento? C’è lo zampino della pandemia e dell’isolamento domestico: dopo i primi lockdown, mentre montava la generale insofferenza per lo starsene obbligatoriamente chiusi tra quattro mura, si è fatto via via sempre più deciso il desiderio di natura, di spazi aperti e di libertà. Le cicliche mode del design di interni non hanno fatto altro che assorbire questa spinta e riproporla in forma di spunti, consigli e regole da applicare agli spazi domestici.
Quali sono le caratteristiche del friluftsliv nell’arredamento?
Friluftsliv in arredamento è diventato “natura in casa”, legame tra esterno e interno, architetture immerse nel verde. Idealmente si tratta di “abbattere” i muri che dividono il fuori dal dentro.
Quindi:
- grandi finestre affacciate su paesaggi verdi e rilassanti, luce naturale;
- una predilezione per la luce naturale;
- una grande importanza data al comfort;
- L’uso (non eccessivo) di carte da parati a tema botanico e floreale.
- accessori che richiamano la natura.
- un giardino con nicchie luminose e “selvagge” in cui rifugiarsi.
- piante in casa, in ogni stanza e mille modi: a terra, sulle mensole, appese al soffitto.
- il saper sfruttare terrazzi e balconi tutto l’anno, allestendoli in modo da poterli vivere anche d’inverno o con la pioggia.
In pratica è una versione più essenziale e “scandinava” dello urban jungle.
I colori e i materiali più indicati per il friluftsliv
Per quanto riguarda i materiali, non possono che essere quelli naturali: legno, ovviamente, e poi vimini, rattan, sughero, lino, cotone, iuta.
Il legno lo ritroviamo anche nei pavimenti, insieme a cotto rustico e ceramica, in base a gusti, stili e zona geografica.
Per quanto riguarda gli arredi, i complimenti e gli accessori, meglio non abbondare. Si punta, piuttosto, a togliere e a rendere più essenziale. Se interno ed esterno sono idealmente collegati, meglio oggetti polifunzionali, facili da trasportare in diversi ambienti.
I colori saranno quelli che richiamano la natura: le tonalità del verde, quelle della terra, e soprattutto quelle naturali dei materiali, su tutti il legno.
Si prediligeranno tinte chiare e pochi contrasti, all’insegna dell’armonia e della semplicità.
Per dare luminosità si può usare il bianco, ma non guastano tocchi di nero e di colore (ma non troppo vivaci).
Ben vengano i vecchi mobili da rinnovare. In tal caso consigliamo le vernici Vintage Prestige della gamma Rio Verde di Renner Italia, soprattutto nelle tonalità del Lattementa, del Nocciola, del Vaniglia, del Cocco, dell’Anice, del Tartufo e del Marzapane. Si tratta di vernici a base acquosa ad altissima copertura, e possono essere usate senza carteggiare. Sono inoltre inodori e a e scarse emissioni COV, e non fanno male alle persone né all’ambiente.
Creare in casa, in giardino o sul balcone un angolo friluftsliv in cui rifugiarsi
Se nella propria abitazione non si ha la possibilità di trasformare un ambiente seguendo questo concetto, è comunque possibile applicarli ad altri spazi: un vecchio capanno in giardino, una stanza della casa in montagna, al lago o al mare. Ma va benissimo anche un qualsiasi balcone, che potrà diventare una nicchia di pace in cui passare qualche ora a leggere un libro, ad ascoltare musica, o semplicemente a guardare il cielo.
La filosofia friluftsliv non ha troppe pretese. Basta liberarsi della tecnologia che richiama costantemente la nostra attenzione, togliere il superfluo e imparare a godersi il momento, lasciando andar via lo stress e senza preoccuparsi troppo del clima.