A chi non è capitato, osservando il meraviglioso foliage autunnale, di sognare un ambiente punteggiato di piante da interno in grado di rasserenare i serrati ritmi quotidiani? Per chi si fosse riconosciuto nella descrizione, questo è il post adatto: suggerimenti, escamotage, curiosità per colorare di verde i nostri spazi. Vediamo anzitutto su quali piante da interno puntare. In generale, oggi ci concentriamo su piante non solo belle ma anche utili: utili a depurare l’aria di casa e respirare meglio.
PIANTE DA INTERNO CHE DEPURANO LA CASA
Come forse pochi sanno, l’aria all’interno della casa non è particolarmente pulita: ci sono le polveri sottili e i gas di scarico che arrivano dall’esterno, certo, ma ci sono anche sostanze nocive sprigionate da mobili, da detersivi, da apparecchiature tecnologiche. Come ovviare? Innanzitutto aprendo spesso le finestre di casa, nelle ore meno trafficate della giornata (l’ideale sarebbe la mattina presto). Poi, scegliendo piante da interno che riducono l’ozono, uno degli inquinanti più dannosi negli strati più bassi dell’atmosfera. Vediamone insieme qualche esempio (l’utilizzo di queste piante è suggerito anche da Nasa e da Associated Landscape Contractors of America):
- il falangio è perfetto per combattere la formaldeide, probabilmente presente nei mobili nuovi;
- l’anthurium contrasta gli effetti negativi dell’ammoniaca, grandiosa per sgrassare, ma tossica per i polmoni;
- lo spatifillo è l’arma ideale contro solventi e vernici;
- il cactus peruviano contrasta le onde elettromagnetiche di wifi, smartphone, cordless;
- il potos se in casa ci sono stufe e camini che esalano monossido di carbonio.
GLI ERRORI DA EVITARE
Le piante da interno sono generalmente molto resistenti e non richiedono troppo cure, ma ci sono errori da evitare se si desidera che colorino a lungo i nostri mobili e le nostre pareti. Per esempio, le piante non vanno annaffiate troppo o troppo poco: senza acqua le piante muoiono, ma con troppo rischiano di affogare. Il consiglio è quello di informarsi sulla giusta dose d’acqua di cui ognuna necessita e di condividere l’informazione con gli altri inquilini. I post-it possono essere di grande aiuto. Il ristagno d’acqua, conseguenza di un’annaffiatura troppo abbondante, può causare l’insorgere di muffe. Per evitare questo inconveniente potenzialmente letale, il sottovaso va svuotato dopo ogni innaffiatura e, prima di dare altra acqua, è necessario controllare che la terra, anche in profondità, sia asciutta. Pulire e togliere fiori e foglie secche è un’altra buona abitudine, esattamente come il concimare le nostre piante da interno una volta l’anno.
DOVE POSIZIONARE LE PIANTE DA INTERNO
Quanto innaffiare le piante da appartamento, come visto, non è un’opinione. E nemmeno posizionarle nel luogo ideale lo è. Perciò, nella scelta, è necessario dimenticare estetica e design della casa per concentrarsi sulle loro reali necessità. Come prima cosa, ricordatevi che, prima che arrivi il freddo, bisogna riportare in casa le piante d’appartamento che in estate sono state all’aperto. Vediamo i punti migliori dove collocare le piante d’interno in base alle loro caratteristiche:
- davanti alla porta finestra, tra le zone più luminose della casa. È questa la location ideale per ficus, tronchetto della felicità e pianta mangiafumo. Ma attenzione: i raggi del sole non devono mai colpire direttamente le foglie;
- sul davanzale interno, posto luminoso e fresco, perché vicino al vetro. Perfetto per le piante grasse e per il ciclamino, che a temperature più alte seccherebbero.
- vicino al calorifero, il posto giusto per le specie di origine subtropicale, come l’orchidea, amata odiata da tutti gli aspiranti pollici verdi d’Italia. Vicino al termosifone, però, l’aria è secca: il segreto è spruzzare ogni giorno acqua sulle foglie e appendere al radiatore la vaschetta dell’umidificatore. Oppure si può sistemare vicino ai vasi una pianta di papiro: attraverso le foglie fa evaporare gran parte dell’acqua che beve e crea umidità;
- sulle mensole: è una posizione perfetta per la violetta africana e per le piante ricadenti come edera, cissus, potos e singonio. Per non far gocciolare l’acqua delle innaffiature sui ripiani, metti un piattino sotto ogni vaso.
Presto, poi, affronteremo l’altro grande quesito: piante in camera da letto sì o no? Stay tuned.